di Giuseppe Corongiu Edizioni Palabanda
SABATO 28 NOVEMBRE | ORE 18.00
Dialogo con l’autore di Pierpaolo Cicalò
Letture a cura di Daniela Musiu
Evento in collaborazione con Associazione di Tutela Fernando Santi.
Dodici racconti eretici, che non ti aspetti scritti in lingua sarda. Un mosaico narrativo di una terra di forte identità che inesorabilmente diventa un non luogo, un’espressione geografica attraversata con ferocia dalle contraddizioni della contemporaneità. Dagli scenari distòpici di una fantascienza solo simbolica, alle sofferenze attuali, con incursioni nel passato degli Anni Ottanta-Novanta del secolo scorso o nel futuro breve per indagare le ragioni del disastro culturale e sociale di un popolo che sembra aver smarrito la via abbracciando la dissoluzione. Non c’è più traccia della Sardegna antropologica, rurale e mitica. La sardità si è trasformata in vicenda globale o distopia agghiacciante. Agita i mostri e i sentimenti di un laboratorio letterario brulicante di passione, rimpianto, denuncia, voglia di rivincita, speranza mai sopita. La coscienza infelice del disastro sardo dove l’unica via di fuga è l’amore e la forza catartica della narrazione.
Giuseppe Corongiu, classe 1965, è da tempo attivo all’interno del movimento che si occupa della promozione e della valorizzazione della lingua sarda e nell’ultimo decennio ha orientato i suoi studi e il suo lavoro sul problema della co-ufficialità della lingua sarda e sulle problematiche dell’uso delle lingue di minoranza nei linguaggi settoriali. Ha fondato e dirige l’associazione Sòtziu Limba Sarda e la rivista telematica “Diariulimba” che si trova gratuitamente in rete all’indirizzo www.sotziulimbasarda.net. E’ stato nominato rappresentante della minoranza sarda presso la Consulta delle Minoranze del Ministero degli Affari Regionali.